Coronavirus, barbiere gratis per i romani con redditi bassi: l'iniziativa solidale nel Municipio VIII
In tempi di Coronavirus c'è una cosa in cui gli italiani si stanno riscoprendo un giorno dopo l'altro: la capacità di diffondere e praticare la solidarietà. Da quella che corre in rete attraverso le tante raccolte fondi online, passando alla frutta e la verdura offerta sui banchi ortofrutticoli in borgata, fino al quartiere Montagnola, dove dal prossimo 18 maggio ("via alle riaperture" permettendo) prenderà il via l'iniziativa solidale "Un Taglio Al Covid". È in questo modo che, ai cittadini del VIII Municipio con reddito basso, si offrirà la possibilità di sistemare barba e capelli gratuitamente. Ad aver diritto al taglio gratuito, saranno le persone con redditto annuo entro i 15.000 euro, un'indicazione che però non è la sola a cui fanno riferimento le autorità comunali. Verrà valutata infatti, oltre alla soglia di reddito, anche quella di disagio sociale. Una valutazione che spetterà agli operatori sociali e che sarà comunicata pubblicamente dal servizio sociale municipale. «Prima del Coronavirus qui da noi entravano oltre 300 teste a settimana. Con la riapertura contingentata saremo fortunati se arriviamo ad un centinaio. E dovremo esser anche bravi a farlo», racconta Matteo, ventinovenne che da due anni guida l'MC Store, barber shop in Via Ambrosini che ha aperto insieme ad altri due giovanissimi soci.
«La gente potrà andare sul sito www.municipio-solidale.it e prenotarsi. Tutto questo è importante. Per noi è una fortuna, la stessa fortuna che abbiamo avuto sin dall'inizio, perché l'affitto dei nostri locali è stato temporaneamente congelato e ci ha permesso di rialzare la saracinesca - afferma il giovane imprenditore romano - Non possiamo non pensare a tutti quei colleghi e quei commercianti che non hanno avuto la nostra stessa fortuna di conoscere un proprietario trasparente e comprensivo come il nostro», conclude con emozione Matteo che, insieme ai soci Edoardo e Simone e ai lavoratori Daniele, Andrea e Mirko (anche loro under30), non vedono l'ora di tornare a lavorare.